Quadri Friulani – Pier Paolo Pasolini – Loretta Fusco

Assemblea dei braccianti

Assemblea dei braccianti sul Cormôr

Giuseppe Zigaina – 1952

 

 

Quadri Friulani – Pier Paolo Pasolini

 

Quadri friulani” è uno degli undici poemetti presenti nell’opera di  P.P. Pasolini “Le Ceneri di Gramsci” interamente dedicato al pittore e amico friulano Giuseppe Zigaina.

È un omaggio fattogli in occasione di una mostra dell’artista allestita a Roma e in quei versi si possono ritrovare i temi cari a Pasolini già presenti in “Poesie a Casarsa” dove è viva l’immagine bucolica di una natura incontaminata e un mondo rurale, archetipo del paradiso perduto.

 

              Quadri Friulani

        da “Le Ceneri di Gramsci

          di Pier Paolo Pasolini

 

Ti ricordi di quella sera a Ruda?
Quel nostro darsi, insieme, a un gioco
di pura passione, misura della nostra cruda
gioventù, del nostro cuore ancora poco
più che puerile? Era una lotta
bruciante di se stessa, ma il suo  fuoco
si spandeva oltre noi, la notte,
ricordi?, ne era tutta piena nel fresco
vuoto, nelle strade percorse da frotte
di braccianti vestiti a festa,
di ragazzi venuti in bicicletta
dai borghi vicini: e la mesta,
quotidiana, cristiana, piazzetta
ne fiottava come in una sagra.
Noi, non popolani, nella stretta
del popolo contadino, della magra
folla paesana, amati quanto
ci ardeva l’amare, feriti dall’agra
notte ch’era loro, del loro stanco
ritorno dai campi nell’odore
di fuoco delle cene… uno a fianco
all’altro gridavamo le parole
che, quasi incomprese, erano promessa
sicura, espresso, rivelato amore.
E poi le canzoni, i poveri bicchieri
di vino sui tavoli dentro la buia
osteria, le chiare facce dei festeggeri
intorno a noi, i loro certi occhi sui
nostri incerti, le scorate armoniche
e la bella bandiera nell’angolo più
in luce dell’umido stanzone.

Ora, lontano, diverso, nel vento quasi
non terrestre che smuovendo l’aria
impura, trae vita da una stasi
mortale delle cose, rivedo i casali,
i campi, la piazzetta di Ruda;
su, le bianche alpi, e giù, lungo i canali,
tra campi di granoturco e vigne, l’umida
luce del mare.

 

Anche nei quadri di Zigaina si possono ritrovare quelle atmosfere perché forte fu l’amicizia che li legò e un comune sentire.

Una delle opere più significative di Zigaina: Assemblea dei braccianti sul Cormôrè proprio un omaggio alla terra e a quel mondo antico che ancora credeva in una forma di solidarietà collettiva.

E l’immagine dei lavoratori friulani, che in una forma di sciopero al contrario, affluendo da ogni dove, deposte le biciclette, imbracciando il badile, rifecero volontariamente gli argini del greto del fiume, nell’intento di recuperarlo dal latifondo corrisponde  ad un’immagine cara a Pasolini che quel mondo l’aveva cantato e del quale si stava perdendo traccia.

 

 

Loretta Fusco

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