Inacquistabile! Devil’ Anvil, bouzouki e la guerra dei sei giorni


Dio benedica gli anni ’60!

Vi ricordate? Quelli dell’amore universale; in cui le persone
scendevano in strada dandosi la mano, e dandosi quella mano formavano grandi
girotondi vorticosi con cui proclamavano la pace nel mondo e l’inizio di una
nuova era di fraternità e propizie congiunture cosmiche.

Quelli del solo-unico-vero-rock-che-conta…

Vanilla Fudge: il più grande enigma del 1967


Mark
Stein, Tim Bogert, Vince Martell  e
Carmine Appice formarono i Vanilla Fudge sulle ceneri degli Electric Pigeons
nel 1967 in quel di Long Island. Rimasero assieme per tre anni e cinque album.

Ancora
oggi i Vanilla Fudge sono uno di quei gruppi, pochi per la verità, di cui si può coerentemente sostenere tutto e il
contrario di tutto…

Musica per Immagini – Capolavori in cerca d’Autore – Pt. 1

Capolavori in cerca d’Autore

Da: it/search/label/Album%20art”>Musica per immagini, immagini per la musica

Benvenuti nella stanza più ampia e variegata del Museo Virtuale di Rock Design: un atelier creativo aperto, che non viaggia su binari cronologici o monografici obbligati, ma bensì procede per libere ed immediate associazioni psichiche, cromatiche, geometriche…

Randy Holden – Un pioniere oltre il muro del Suono – Pt.1


 

Questa è la storia, breve, di uno
dei grandi esploratori delle frontiere sonore che si estendono oltre il Volume,
oltre la Distorsione, oltre il Feedback. La storia di una chitarra in grado di
piegare le onde elettromagnetiche attorno sé. Una storia interrotta e poco
conosciuta. La storia del primo guitar-hero anarchico del Rock, che in…

The 10 Best & Lost Guitar Solos From ‘60s


Una nuova infornata di classici scomparsi, frutto di agguerrittissima
schiera di riservisti rock che compongono una seconda linea che nulla ha da
invidiare ai Soliti Noti; Clapton, Hendrix, Garcia ed Harrison lascino spazio alle “riserve”
dunque!

Dick Taylor – 
Come see Me

The Pretty Things (1966)

Sempre pronto a rilanciare su ogni…

Don Van Vliet – Art Gallery

L’opera di Van Vliet è un’ode al deserto, all’antropomorfismo di
animali e oggetti; forse un atto di accusa alla Società degli Uomini, con cui
l’artista ha sempre incontrato insormontabili difficoltà di comunicazione.
Perfetta sintonia esiste invece tra i quadri e i testi di molte canzoni…