Una marcia militare, fanfare in lontananza.
Quasi la colonna sonora di Lalo Schifrin per qualche filmone di guerra
alternativo.
Poi inizia una recita a cappella, ritmata come da un invisibile
battito di mani. Un bambino senza volto giace a terra. Fumo sulle colline. Ambulanze
impazzite.
Quando riprende quel rullante persistente, filo…