Inquietudine – Carla Battaglia
Buio
Divampa come un fuoco nella notte
il mio pensiero,
che non può giacere,
come le membra stanche
che soccombono agitate.
Infernali apparizioni
cancellano
aliti di eterne primavere
e gli aquiloni non volano più.
Odo rombi in lontananza,
vedo città distrutte
e la mano del boia,
ferma, nel compiere
l’insano gesto.
Ecco uscire dalla torre
una moltitudine
sparsa, dispersa
punita allora
per la sua arroganza.
Non più unito l’uomo
costretto a non capirsi
tra infiniti linguaggi
e inconciliabili visioni.
Trema il mio essere
che non può prendere sonno
tra fantasmi e angosce amplificate.
Un chiarore mi coglie
ad occhi aperti,
sento un fremito…
l’alba sconfina in un nuovo giorno.
Loretta Fusco
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