Personalità sfuggenti

                        Lui era entrato dentro al negozio di giocattoli quasi con noncuranza: le mani dietro la schiena, il passo rallentato, la faccia di qualcuno che cerca soltanto di perdere del tempo; ci mancava soltanto che fischiettasse. La commessa dopo…

Incomprensibile.

                        Non so dire di preciso neppure come abbia fatto a cadere per terra sopra quel marciapiede. Si, certo, forse sono inciampato in un piccolo ostacolo, magari ho proprio messo un piede contro l’altro mentre continuavo a camminare, insomma…

Senza ragione.

                        Mi sono messo seduto da solo nella saletta del bar, come al solito a quest’ora, ad attendere l’arrivo degli altri ragazzi per la partita alle carte come ogni pomeriggio. Mi piace arrivare per primo qua dentro, mi sembra di poter dominare…

Dialogo n. 10. Incomprensioni di donne.

                        Fumavano i due, appoggiati ad un muro, a godersi il sole cittadino di quel primo pomeriggio d’inverno.  Avevo girato lì attorno, la mano infilata in una busta di plastica, in fondo al guinzaglio il barboncino nano della mia fidanzata…

Dialogo n. 7. Al termine del giorno.

                     Mi recavo da lei due o anche tre volte la settimana. Andavo la sera, dopo cena, passavo per sentire come stava, se aveva bisogno di qualcosa; mi lasciavo servire il caffè e mi trattenevo a parlare, qualche volta anche a guardare qualche programma alla…

Percorsi da evitare.

                       Da casa mia a quella della Letizia, la mia compagna di banco e amica di sempre, non ci vogliono più di due o tre minuti camminando con un’andatura normale. La mamma mi dice sempre di tirare diritto e di non attraversare la strada per nessuna…

Solo in linea teorica.

Il vecchio appariva concentrato su qualche pensiero, lo si poteva capire dall’espressione assorta del viso mentre con calma spingeva la porta vetrata per entrare dentro al piccolo negozio, ma contemporaneamente aveva subito dato come l’impressione di essere lì quasi per puro caso, forse addirittura per sbaglio. Aveva lasciato che la porta meccanica…

Non posso più in questo modo.

Non c’è mai niente in questa casa di ciò che uno cerca, niente di niente. Sembra impossibile, se ti serve e ricordi che avevi, che so, un pezzo di spago avanzato da chissà quale altro lavoretto, stai certo che quello non salterà mai più fuori, a meno che non ti serva proprio a un bel niente, ed allora te lo ritroverai sicuramente ingarbugliato…