La giornata scorre come sempre, l’uomo ne osserva i contorni quasi senza vederli: le case, le auto che transitano lungo i viali, le persone che camminano sui marciapiedi. Pare che niente davanti a lui possa interrompere il meccanismo ordinario che lega le cose tra di loro, così si siede sopra un gradino nell’attesa che gli passi una buona idea…
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Le parole che non saprei dire.
Attraversata la massicciata della ferrovia non c’è più nulla, solo qualche fosso maleodorante con dei fitti di canne marce e dei campi abbandonati agli sterpi e ai rovi. Soltanto camminando ancora un po’, dove uno stradello senza pretese inizia una debole salita, allora si iniziano a trovare i primi alberi di acacia e qualche pino spelacchiato…
Bisogni primari.
Un segreto per gli altri.
In fondo alla strada c’è l’abitazione dei Guidi, circondata dal loro grande giardino sempre in ordine, curato, con dei cespugli di fiorellini costantemente appena sbocciati in qualsiasi periodo dell’anno. Tutto il vicinato spesso ne parla, ne tesse le lodi, certe volte perfino in presenza proprio dei Guidi, che raccolgono volentieri…
Ultima annotazione.
Neppure un sorriso.
Strumento del demonio.
La prima volta che accadde, dottore, fu molti anni fa; ero ancora un ragazzino che non voleva studiare, mio padre era vivo, e prima dell’inizio della sua lunga malattia mi aveva trovato un lavoro, niente di speciale: andavo ad aiutare una signora in età un po’ avanzata al suo negozio di frutta e verdura…