Libeccio (VII)

La pietra che colpisce il vetro lucido dell’anima di un uomo vestito da avvocato di successo è letale. Anni di lenta cottura, di abitudini, di sicurezze, di niente di male, di attimi messi in fila si perdono improvvisamente tra i fili taglienti della ragnatela che l’urto ha disegnato sul vetro. La pietra è una donna magra, biondo-bianca seduta…

Libeccio (VII)ultima modifica: 2011-01-31T17:29:00+01:00da arteletteratura
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