(..). Sul tavolo fogli sparsi, carte intestate comunali in bianco. Ne rubo una e comincio a scrivere a casaccio. Miocardio, cuore mio, sei avaro. Cedi sangue, poi lo riprendi. Ti credevo innamorato, hai avuto un sussulto. Invece era tutta colpa del bulbo difettato. (..) Ed eccolo qua, un penisero dedicato al mio cuore ingrato, che…
da Mio fratello muore meglio, Cicorivolta Edizioni, 2010, pagina 109ultima modifica: 2011-02-10T12:49:54+01:00da
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