Le braccia degli abetis’allungano a bussaresui vetri opachicome i tuoi occhiche osservano il nullasenza più brillare.Vorrei che il ventorubasse il tuo doloree lo spargesse in nuvoleper farlo cadere puronella pioggia obliquadella primavera.Ma se il dolore riscattacome Disma* sulla crocela tua supplica santasarà la chiave cristicadi una gioia ritrovata:il…
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