Signori, la felicità? bianco un bicchier di vino seduto al tavolino inutile in città scriver la beltà le labbra lo strofino irrorano divino l’arco di voluttà sentirsi soli ma vicino alle tue trecce nere al rosso tuo nastrino presto poi non vedere portano lo scontrino non sei più qui a sedere

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