D’Ingegneri, Agenti Letterari e Ragazzine Cieche

Avete mai avuto la sgradevole sensazione che, se foste un potenziale caso letterario – se foste minorenni e/o paraplegici, orfani, sine reddito, profughi o in qualsiasi modo maltrattati dalla vita – il vostro romanzo miglior fortuna con case editrici e agenzie letterarie? Sì, vero? Non dovete…

D’Ingegneri, Agenti Letterari e Ragazzine Ciecheultima modifica: 2010-09-29T08:20:00+02:00da arteletteratura
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