SolitUdine – racconto pulp per centomila abitanti 1#

L’instante durante il quale allungo il braccio, coi nervi tesi che concentrano l’energia prima sul polso e poi, scaricandola, sulle dita che stringono il mattone, me lo ricorderò per sempre. L’aria di quel momento è diversa da quella che lo precedeva e non ha nulla a che vedere con quello che lo seguirà. Più frizzante, più incisiva, le mie…

SolitUdine – racconto pulp per centomila abitanti 1#ultima modifica: 2011-04-20T16:51:16+02:00da arteletteratura
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