H – Finale –

Un poliziotto, come quelli dei telefilm americani degli anni ’70 – non l’ho mai incontrato, ma lo riconosco, è lui – non me lo sto sognando, è proprio così, con quel cappello – avrà qualcosa da nascondere? – proprio come in televisione il cappello – quando uno è un bel poliziotto è un bel poliziotto – m’è saltato fuori sul tetto si staglia virile…

H -27-

Non posso mettere l’appartamento a soqquadro.Ed allora, che faccio?Allargo le braccia.E grido.Grido forte, fortissimo, altissimo. Sento, finalmente, in questo guscio di nulla, in questo uovo vuoto, nido abbandonato, sento, finalmente, viva materia che riempie, che smuove, sento i muri vibrare, le mie grida riecheggiare giù per la tromba delle scale…

H -26-

Prima di aprire la finestra, ho guardato, seminascosto, giù di sotto e ho visto la strada che io percorrevo quand’ero felice e non sapevo cosa fosse la felicità, l’ho saputo solo scontrandomi con l’infelicità e questa è una cosa proprio triste e osservo la faccia di quelli che passano laggiù, e nessuna di quelle facce è la mia faccia, son tutte…

H -25-

Ecco, allora, di corsa, come di corsa posso fare, esco, sbandando, sbattendo, apro con una spallata il portone di questa chiesa ed eccomi di nuovo finalmente in strada alla luce, all’aria. Guardo a destra e a sinistra, anzi, prima a sinistra e poi a destra, questa cosa qualcuno deve avermela insegnata, è così che si deve fare, questo è l’ordine giusto…

H -24-

Ma no, io no, Per Dio, non mi farò inchiodare, noSsignore, manco per niente, né con una donna sopra né con una donna sotto, non ho proprio nessuna intenzione di farmi penetrare da chiodo alcuno, ho altro da fare, io, che star qui a farmi crocifiggere sulle carni altrui, con rispetto parlando, non ho proprio ambizioni di martirio né di santità e…

H -23-

Volare, bruciare, nuotare, seminare.In strada. E neanche troppo lontano in linea d’aria, dal corridoio A-B. Ma anche qui è bello. Sorprendentemente. Perché non ci venivo mai, qui? Ora. Cosa si fa in questi casi? Sarò braccato… In questi casi, la tana è una trappola, si sa. Non li voglio sentire abbaiare. Fuggirò. E a lunghi saltelli affronto…

H – 18 –

Ufficio. L’ufficio. Entro. Ecco, sulle prime colui il quale fa le veci del vicedirettore sembra accogliermi con un certo calore, ma diventa diffidente nei miei confronti tanto più avanzo zampettando dalla porta del suo ufficio alla sua scrivania, così lontana… così lontana… lontaaana… … mi sorride, comunque, benevolo, comprensivo, mi fa un…

H -17-

Concludendo, pensandoci proprio bene, tutto ciò che sopportavo in A è che quando ci stavo, sapevo che c’era B che m’aspettava. Lo stesso, quando stavo in B, non mi vergogno a dirlo, riuscivo ad arrivare alla fine della giornata solo per il fatto che potevo pensare che ci fosse A, che mi aspettava. A causa della gonna alla finestra, ora so che ciò…

H – 16 –

Del resto ho notato che col cappotto l’ho fatta grossa. Letteralmente. La gobba sembra così ancora più grande ed impressionante. Ma la gente potrebbe sempre pensare che il cappotto sia molto più grande e corposo di quello che è davvero, e che non c’è nessuna gobba.E… c’è gente alla fermata del tram e io… questa ve la voglio raccontare… dico:…

H -15-

Non so, infine, se se sia questa mia forzata/osa postura, o una malattia, o una manifestazione metafisica, ma – fatto sta – mi va crescendo una gobba mostruosa. Se da una parte mi tiene protetto il collo dagli eventuali colpi di freddo, dall’altra non dev’essere quel che si dice propriamente un bello spettacolo. Sì, insomma, tutto l’insieme potrebbe…