IL GIOCO ASSURDO


Pronuncio il tuo nome sillabandoché duri a lungo come “serenella”,sol basti per cadere in estasinel tiremmolla del gioco assurdo.  Incrociando il tuo sguardo, persisto,intensamente esplicito che voglio,lo chino solo per mirar il senoi cui frutti cremosi non disdegno. Mi struggo per la tua carne sfioritacon qualche segno e crespa tra mollezze…