Il mio dito insiste lentamente lungo la riga sottile che si coglie al bordo del mio tavolo quadrato. La ragazza seduta vicino a me forse osserva i miei movimenti di nascosto, io proseguo nella carezza leggera dello spigolo, immerso nella sensazione granulosa della piega che forma questa tovaglietta. Nel bar non c’è quasi nessuno, e quelle poche…
L’aria di un giorno qualsiasi.
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