L’ONESTA’ DEL MOLOCH (ovvero) Della beata nientitudine -25-

mortali spiriti.spiriti liberi. Liberi finalmenteSi risaliva sudati, oppressi, stanchi. La scala della torre d’osservazione era lunghissima, non finiva mai. Anche non soffrendo di claustrofobia si provava la sensazione di star per soffocare. Che soffocare era inevitabile, che per salvarsi si poteva solo allungare il passo, per guadagnarsi l’altezza…

L’ONESTA’ DEL MOLOCH (ovvero) Della beata nientitudine -25-ultima modifica: 2011-05-18T23:33:00+02:00da arteletteratura
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