Soffio di vita. (Bionda, naturalmente).

                        Osservo da lontano la lunga fila di luci accese da poco sul litorale, in un’altra zona del golfo, e la sensazione visiva dell’esistenza di persone che si muovono, che stanno organizzando la loro serata, che magari in questo esatto momento…

Occasioni sfiorate. (Pausa n. 2).

                        Un uomo, seduto davanti ad un bar di paese, mi osserva senza interesse mentre percorro lentamente con la mia automobile la strada provinciale che attraversa quel gruppo di case e passa praticamente davanti ai suoi piedi. Sta lì, nel caldo…

Senza colore.

                         Un uomo non è mai del tutto libero, dicono, tantomeno se si chiama Ernesto, così come si chiama lui, e se come lui va tutti i giorni a piedi dalla sua catapecchia fino alla frazione Ramazzotti, per lavorare come bracciante, a giornata…

Variazioni (cortometraggio n. 5).

                        Lei era rientrata in casa aprendo la porta lentamente e quasi in silenzio. Sei tu, Federica?, aveva detto lui dall’altra stanza. Lei non aveva risposto, però aveva tolto lo spolverino con una calma accentuata, appoggiandolo semplicemente…

Risate sforzate.

                        Certe volte mi metto qui, seduta, quasi senza pensieri. Osservo i colori del tramonto, mi meraviglio delle sue sfumature, e lascio che la prima sera mi sollevi da questa panchina e mi porti via con sé, quasi con naturalezza. Rientro a…

Gioco di donna.

                        Lei appariva completamente assorta quando qualche volta da sola ripensava a quel lungo periodo di tanti anni prima. Era ancora una ragazza a quell’epoca, e in seguito non aveva più saputo spiegarsi perché si fosse lasciata andare a…

Quasi niente. (Pausa n. 1).

                       Nella mia stanza non c’è niente che sia fuori posto. Mi volto, osservo le pareti bianche della stanza, il lampadario al centro del soffitto, tutti gli oggetti al loro posto, poi torno a guardare fuori dai vetri di questa mia finestra. Di fronte…

Una ragione per parlare.

                        Non riesco a comprendere il motivo che ti porta a chiedermi una cosa del genere, aveva detto Alessio senza scomporsi. Carlo aveva osservato l’amico, e forse aveva avuto voglia di atteggiare la sua faccia ad un debole sorriso, ma non lo…

Oltre i pensieri.

                       Sto seduto nella mia cella, su questa piccola panca di legno senza schienale, mentre il tempo stilla lentamente l’espiazione dei miei presunti peccati. Certe volte ripenso ai miei errori, ma non ne trovo mai di fondamentali, se non quest’essermi…

Qualcosa da riconoscere.

                        Credo sia oggi la giornata giusta, pensa Germano come ogni mattina mentre siede dentro al vagone per passeggeri pendolari. I miei ricettori sono alzati, resto attento perfino ai più piccoli dettagli, e sono convinto che mi sembrerà addirittura…