Cammino con passi considerati blasfemi, dai piu’… perché non vado mai “Con i piedi di Piombo”. Dissacranti ali d’Oro e Mercurio ai piedi, mi guidano in sentieri dove l’equilibrio può essere conquistato, tramite lo squilibrio. Come un sistema chimico che può dare risposte, quando esce dalla stasi e attiva reazioni…
Alla fine tutto è sospeso a un binario in mezzo al vento, e non c’è modo di prevedere quando è il momento di cadere, basta lasciarsi andare, decidere di saltare nel vuoto. Non importa sapere se c’è il fondo, ne preoccuparsi di toccarlo, perchè saltare è saltare, rimanere immobili è morire e nel caos primordiale […]
Come una cellula invasa dall’etanolo mi disidrato, circondato da non vivi, che, con la loro stessa non esistenza, distruggono molecole degne di respirare. E trovo la corsa difficile in questo pantano, creato da biochimica infetta e cecità, voluta, provocata da indegni non sguardi verso il muro perchè l’occhio si brucia, se non è…
La tessitura dello spaziotempo non ci rende quello che siamo, ma ci accoglie conservando l’essenza di ogni istante perchè, agli occhi dell’infinito, le nostre vite non sono altro che attimi. Ho raccolto una Runa dentro un buco nero, rischiando di essere inghiottito, ho visto nell’abisso profondo e mi sono diviso in due: il Dio nero…
Camminando, il volto inondato da fotoni, spero nel tramonto della mia oscurità, perchè, viandante nel deserto di Daath, ho visto un corpo in decomposizioone, il mio. Nel cuore del buio si rigenera il sangue, che, filtrato dei vecchi pensieri, generà oasi per riempire il nulla, ostinato persecutore delle memorie ancestrali. Pieno e vuoto, non esiste…