Blue cry.

… Che passeggiavo a Maybachufer. La prima notte di primavera in cui avrei potuto guardare le stelle, il cielo era blu scuro, senza luna, al vento – come dei sussurri di profonda e pura tristezza. Ho sentito la terra smuoversi sotto i piedi, ho guardato in alto, al cielo senza stelle, e questa musica ha […]

A scrivere nel Grande Outside.

Sabato mattina di sole qui a Berlino. C’è da lavorare per Zagreb (fra qualche giorno scopriremo le carte del nuovo progetto) e per un paio di articoli che andranno online nei prossimi giorni su Destinazione Cuore Stomaco e Cervello. Vorrei scrivere di due blog. Uno è Yugoland, il blog di viaggio di Andrea Ragona.Il  sottotilo […]

Di carta moschicida e di ultime pagine.

In un corso di scrittura di secoli fa, Alberto Capitta ci diceva che lo scrittore è come una carta moschicida: la vita gli rimane appiccicata addosso; non gli resta che scrivere, e farlo senza pudore. Un insegnamento che è anche un’immensa consolazione. Quasi al limite della follia: per quanto la vita possa essere stata dolorosa, […]

Rimane inchiostro su pagina.

Non sono nemmeno le nove del mattino e ho riempito pagine e pagine del mio taccuino. È un taccuino nuovo. E quando inizio un taccuino nuovo succede sempre qualcosa. Questo taccuino inizia con le parole di un regista turco incontrato in un bar di Berlino, il Roses Bar, che ospita sempre teatri dell’assurdo a una […]

Sento ergo scrivo.

… Che poi questo blog era destinato a quello che io sentivo, di cuore, di stomaco e di cervello. Quasi mi stavo preoccupando: twitter, blog, libri, mi sembrava che ci fosse una patina attorno alla mia pelle, spessa e impermeabile. Mi preoccupavo perché io voglio essere autore e l’autore deve sentire il mondo e vibrare […]

Un vecchio John.

Vestito elegante attorno a un corpo di vecchio, cappello poggiato sugli occhi da John Cleese. Senza lacrime. E parlava, straziandosi le labbra, come di qualcuno che pensa “No!, non può essere”. Come se in un’accesa discussione, annuiva, alzava le spalle e poi le abbassava; come un “no!, non può essere” si mordeva l&#8217…

(Come non scritto)

… che quando ascolto Anna e Marco io ripenso a camminate in salita verso Dudenstraße, a occhiali da sole troppo grandi e a sorrisi che fuggono da denti stretti. Ripenso all’impossibilità, alla lotta, al desiderio. Ripenso a una Unter den Linden notturna che dai miei occhi finisce nei suoi. A un oceano, che non era […]

InterRail: in giro per l’Europa da 40 anni.

Il mio primo viaggio in treno, degno di questo nome, risale al 2000. Zona C: Danimarca, Germania, Austria e Svizzera. Avevamo poco più di vent’anni, eravamo quattro e immensamente disorganizzati. Pochi soldi, mangiavamo poco e dormivamo in treno, molto spesso, e altrettanto spesso nei parchi. Alla seconda settimana ci si addormentava ovunque…

Che poi uno scrive delle lettere.

Il direttore editoriale di questo blog, che sarei io (o comunque uno degli Arturi), mi proibirebbe di scrivere questo che sto scrivendo. Ma lo scrivo. Che poi cos’è questo che sto scrivendo? Sono lettere che fanno parole che fanno frasi che cadono da qualche parte, come riccioli di polvere in un angolo, giusto tra la […]

Alle 2 e 12.

Questa notte è quando hai visto che qualcosa sta per succedere. Non lo capisci davvero, ma giuri di averlo visto. Lo hai visto nella pioggia che cade sulle strisce dell’asfalto, sulle auto parcheggiate male, nell’angolo di cielo da cui entra il freddo della città. Non lo capisci davvero, ma sei sicuro di averlo visto in quei […]