Folgorazione numero nove


 L’aria umida e bagnata mi avvolge. Al suo contatto sussulto, come all’abbraccio di una vecchia amante perduta da tempo, con la quale condivisi inconfessabili ore. Intorno a me, altro non c’è che il rumore della pioggia che cade, e del vento, che libero va proclamando la sua freschezza al mondo, il mondo che stanco sveste i panni…

Diari di versi (V, 1)


 L’ho capito mentre scendevo verso le docce(ci preparavamo per un falò sulla spiaggia):sono partito soltantoper poterti riabbracciareal mio ritorno. Ho sempre avuto un rapporto complicato con l’orgoglio.