Piccoli spostamenti. 2.

                        Sono sempre più convinto che voi abbiate tutti torto, penso, che non valga neppure la pena di stare ad ascoltare le vostre parole, le spiegazioni insensate che riuscite a mettere assieme. Osservo la strada che scorre sotto alla mia terrazza…

Donna di fiume.

                        La casa sul fiume pareva come solcare incessantemente le acque, indirizzando la prua non verso una vera e propria direzione, ma quasi auspicando un mare remoto che doveva esserci per forza laggiù, da qualche parte, in fondo a quella corrente…

Una donna con la sua bicicletta. 2.

                        Soltanto pochi anni fa tutto mi sembrava ancora possibile. Avevo acquistato una bicicletta nuova, ed avevo iniziato a girare per tutte le strade di questa città che, per un motivo od un altro, non ero stata capace in tanto tempo di frequentare…

Nascostamente

                       L’uomo ha come un gesto di stizza quando si rende conto, pensandoci, di ciò che in quel periodo gli sta capitando; poi, come ogni giorno, terminato il suo orario di lavoro, prosegue a camminare lungo la solita strada per tornarsene a casa…

Navigazione serena.

                         In questo reparto adesso c’è silenzio. Non è tardi, ma hanno già smorzato le luci, e si riesce soltanto ad avvertire ogni tanto qualche lontano colpo di tosse, ed un ronzio sottile, proveniente chissà da dove. Mi rivolto nelle…

Pomeriggio ordinario.

                         Eleonora lo osserva con un leggero sorriso; lui adesso è tranquillo, e lei si sente come rassicurata dall’umore nuovo che come sempre si è manifestato in lui dopo una pillola calmante ed il tè bevuto caldo e a piccoli sorsi….

Il mio manichino (ritratto n. 11).

                       Cammino per strada, nella tarda serata. Ad un tratto vedo un uomo fermo a pochi metri da me. Mi osserva come stesse in attesa, quasi pronto a scattare. Non posso lasciargli credere che ho paura di lui, però siamo soli lungo quel tratto di strada…

Dialogo n. 6. Conoscenza superficiale.

                        Il mondo, fuori dal finestrino del vagone ferroviario di seconda classe, appare a quell’ora quasi sempre il medesimo, con quel paesaggio monotono che scorre là fuori, composto dallo stesso susseguirsi di campi coltivati, di case e di…

Quasi un pensiero completo (ritratto n. 9).

                      Cesarino tirava tardi, come sempre faceva quando passava da lì, appoggiato al bancone del bar con l’immancabile sigaretta, mentre mio padre proseguiva ad ascoltare divertito i suoi ragionamenti leggermente strampalati, e soprattutto a sistemare…

Troppo sola (ripresa cinematografica n. 18).

                       Vago per strada, con un passo non troppo lento che attirerebbe gli sguardi dei maschi; però con noncuranza mi guardo attorno, e a chi mi cede la precedenza su questi marciapiedi, ingombri di gente, sorrido: in fondo non mi costa un bel niente…