Il terreno in cui mi muovo appare come sabbie mobili pronte a imprigionarmi ad ogni passo. Tutto ciò che faccio mi sembra sbagliato, fuori tempo massimo. Io non mi credo più… All’inizio fa male, ma poi ti rendi conto che è meglio non esistere, lasciarsi dimenticare. Se ti credi sei portato a vivere attivamente. Ma non sempre è la cosa giusta…
L’artista fiammingo Robert Campin ed il suo micro autoritratto? Andando alla ricerca di notizie e curiosità sul mondo dell’ Arte, mi sono imbattuto in questa simpatica ed interessante notizia. Fonte della notizia: Frankfurter Allgemeine Zeitung. In Germania, qualche tempo fa, sembra che sia stato scoperto il più piccolo ritratto del mondo…
Altro brandello della mia vita finisce nel cestino dei ricordi, oggi. Il dolore per farti andare oltre è assai più forte delle fitte al mio costato. Non mi ha ascoltata Dio, invece mi ha regalato anche questo peso da portare e lacrime scendono a lavare la colpa di tale decisione. Che colpa poi non è, ma per te solo un gesto d’amore…
Ci si muove di gomito, argomentando su questo e su quello riguardo alla nostra vita che passa e transita e che va troppo veloce e che non si ferma, ma che semmai dovesse fermarsi vorrebbe dire che è arrivata davvero la fine. Dunque un controsenso o una controvoglia che ci viene naturale da fare, meno, invece, da dire. Perché siamo strani, fatti male…
E’ Alfredo Colitto il vincitore dell’edizione 14 del Premio Fedeli, organizzato dal SIULP e la cui premiazione si è tenuta ieri a Bologna. I discepoli del fuoco si è piazzato davanti ai romanzi La città nera (Mauro Baldrati, Perdisa) e Il … Leggi l’articolo completo →
In questi giorni italiani, prima di ripartire per Berlino, mi sono immerso nello studio delle guerre Jugoslave. L’ho fatto guardando documentari, leggendo gli articoli dell’epoca sul mio Kindle, riaprendo dei romanzi o dei saggi storici. Questo in previsione della presentazione di Zagreb al Salone del Libro di Torino. Un po’ perché…
Tutto ciò hanno visto i miei occhi. Onde barbariche di disperati assetati di certezze, invadenti territori sconosciuti, freddi contenitori di vite all’incanto, marciapiedi bagnati di pioggia, di lacrime, di fango, di sangue di innocenti e di rei di aver troppo osato, fiumi che hanno cambiato colore fino ad assumere un indefinibile…
Sabato 16 aprile, ovvero due sere fa, in FM su PuntoRadio si è parlato dell’arcobaleno. Nel corso del talkshow “Siamo in onda”, ovviamente, anche fra libri, parole e noir. Etimologia L’arcobaleno (detto anche iride) unisce due parole per descrivere la … Leggi l’articolo completo →