Era il 1848, e tutti sappiamo che razza di tempi fossero.Verdi, l’uomo che aveva già infiammato i cuori dell’Italia patriottica con cose come il Nabucco, i Lombardi e il Macbeth e l’Attila, decise che ci stava bene qualcosa di proprio incendiario, thank you very much.…
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Librettitudini Verdiane: Il Corsaro
Librettitudini Verdiane: I Masnadieri
Librettitudini Verdiane: Macbeth
Librettitudini Verdiane: Attila
Librettitudini Verdiane: Alzira
Librettitudini Verdiane: Giovanna D’Arco
Ricordate Gaetano Merelli, il direttore della Scala? Era da dopo il successone dei Lombardi che sollecitava Verdi a scrivergli qualcosa d’altro – e Verdi nicchiava.Però nel 1844 il compositore riallacciò il sodalizio con Solera, invitandolo a scegliere un soggetto per Merelli. E Solera scelse Giovanna…
Librettitudini Verdiane: I Due Foscari
Librettitudini Verdiane: Ernani
I Lombardi a Milano erano andati benone, ma quando approdarono alla Fenice di Venezia, l’accoglienza fu molto, molto, molto più tiepida. Nondimeno il conte Mocenigo, direttore del teatro, propose a Verdi un contratto per un’opera. Verdi non disse di no e, con un librettista nuovo, si…
Librettitudini Verdiane: I Lombardi
…alla Prima Crociata.Se già quello del Nabu(c)co(donosor) era considerato un titolo tipograficamente lungo, figuratevi questo…E il libretto era di nuovo di Temistocle Solera. Ci si trovava bene, Verdi con Solera – figlio di un magistrato imprigionato allo Spielberg, educato a Vienna, fuggito da scuola…