Il futuro delle parole.

Quando vedo opere “usabili” come BLA BLA, un film interattivo per computer, toccante e inclusivo (e che vi consiglio), capisco che il futuro delle parole non è scontato. Un giorno quando i tablets saranno almeno uno a persona, quando faremo tutto con la tavoletta elettronica, saremo accompagnati da suoni, parole, immagini 24 ore su 24….

Si chiude, sigh!, la 62esima Berlinale.

È stata, quest’anno, la mia terza Berlinale e come le altre edizioni, mi sono sbattuto tra code per i biglietti, cinema ai capi opposti della città, e Brezel mangiate al volo. La media dei film che ho visto è stata altissima e si mescolano nella testa questi film in un’unica pellicola. Film in cui l’immagine […]

My Brother The Devil, magnifica opera prima.

Una città torbida. Palazzi che sono villaggi, prigioni. Coltelli e droga, donne, ragazzini e uomini. È la Londra di My Brother The Devil, della regista anglo-egiziana Sally El Hosaini. Una magnifica opera prima che, come un coltello, colpisce, entra, taglia. Di un dolore che rimane, che fa pensare a quella Londra, una città qualunque, in cui egiziani…

Il mare all’alba di Guy Môquet.

È l’anno 1941, la Francia è occupata dai nazisti. Il 20 ottobre, un ufficiale tedesco viene assassinato da tre comunisti francesi. Come punizione collettiva, le autorità naziste ordinano che 150 prigionieri francesi vengano uccisi in tre gruppi a distanze di alcune ore. L’ordine viene eseguito due giorni dopo. Tra i vari prigionieri…

L’ultimo venerdi’ di Yousef.

Dei primi film che ho visto alla Berlinale, Al Juma Al Akheira (The Last Friday) del regista Yahya Al Abdallah è quello che mi ha convinto di più. Nei colori caldi, nelle lunghe scene e nei rari dialoghi, Yahya Al Abdallah ci racconta la vita di un tassista Giordano, Yousef – Ali Suliman. La sua storia […]

Comincia questa sera la “mia” 62esima Berlinale.

Sono al Lunatique, un bar in un “non so dove” di Kiel. Nevica e per la strada passeggiano cappotti e cappelli. In attesa del treno per Berlino, studio il programma della 62esima Berlinale. Come scrivevo su BerlinStyle qualche giorno fa, la Berlinale, l’Intenationale Filmfestspiele, è cominciata ieri e andrà avanti per dieci 10 giorni…

Heba Amin e le voci della rivoluzione.

Strade infinite, scheletri di palazzi. Della città gli abitanti a malapena ricordano i confini, il resto sparito in un soffio. Sarebbe impossibile altrimenti: la città è, lo è stato, e lo sarà. Una donna decide di intraprendere un viaggio per scoprirne i confini, dove esiste – deve esistere, uno spazio libero. Il viaggio è spaventoso, tra…

Perfect Sense – un’esperienza sensoriale.

Dopo, ero in giro per Hermannstraße – un po’ umida, un po’ fredda. Il rosso mi sembrava più rosso, l’aria mi sembrava più profumata, ogni persona che incontravo mi sembrava di vedere l’anima. Prima, ero in sala quattro a vedere Perfect Sense. Alla fine del film, ancora seduto sulla mia poltrona rossa, mi toccavo la pelle…

Another earth in multiple universes.

Uscito dal Rollberg Kino, nel freddo di Hermannstraße, ascoltavo mad world e osservavo le emozioni riposarsi come foglie dopo un forte vento. Ma non volevo scriverne. Non volevo scrivere di Another Earth, della sua storia drammatica incastonata dentro a una trama fantascientifica, degli occhi di Rhoda e le rughe di John; non volevo scrivere della […

Whores’ Glory: che film!

I suoi occhi si abbassano. Rimane in silenzio. Le dita si intrecciano. Rialza la testa, ma non guarda la camera. Infine parla: “La maggior parte dei clienti è stata buona con me” e ripiomba nel silenzio. Dopo secondi di grida e risate fuori campo, parla ancora: “Noi donne siamo delle creature infelici”. Chi parla è una [….