Taccuino nero: pag. 11

“Se vi arrendete e consegnate le armi, garantisco che non vi sarà fatto del male.” Ratko Mladić, prima dei massacri di Srebrenica, qui il video, minuto 7.26. 16 anni fa, nel luglio del 1995, sotto l’autorità di Ratko Mladić, più di 8000 musulmani furono massacrati in pochi giorni a Srebrenica (e nei villaggi vicini). Quello […]

Taccuino nero: pag. 9

“Era deciso a farmi del male. Ma non avrebbe mai potuto causarmi più dolore di quanto la mia stessa anima stesse già facendo.” Una delle testimonianze rilasciate durante il processo per i massacri di Foča al Tribunale Internazionale Penale della ex-Jugoslavia. Potrebbe interessarti anche:8 giugno 2011Taccuino nero: pag. 8«Per un anno…

Taccuino nero: pag. 8

«Per un anno e mezzo avevo vissuto fra corpi distrutti. Cataste, montagne, treni interi di corpi distrutti e bruciati come foglie secche.» Così Boris Pahor racconta la sua esperienza nei campi di conencentramento in un’intervista a Paolo Rumiz. Potrebbe interessarti anche:26 maggio 2011Taccuino nero: pag. 7″Here we are, on the eleventh of…

Taccuino nero: pag. 7

“Here we are, on the eleventh of June of the year 1995, in Serbian Srebrenica. On the eve of yet another great Serb holiday we present this town as a gift to the Serb nation.” Ratko Mladić, comandante militare della Repubblica Srpska, oggi arrestato. Potrebbe interessarti anche:8 maggio 2011Taccuino nero: pag. 6″This is the biggest […..

Taccuino nero: pag. 6

“This is the biggest death camp in the world” Cartello esposto a Srebrenica, dal documentario A cry from the grave. Potrebbe interessarti anche:2 maggio 2011Taccuino nero: pag. 5″Allah non puoi aiutarvi ora, Mladić sì.” Così Ratko Mladić, generale delle truppe della Repubblica di Srpska, in un incontro con la delegazione civile prima…

Taccuino nero: pag. 5

“Allah non puoi aiutarvi ora, Mladić sì.” Così Ratko Mladić, generale delle truppe della Repubblica di Srpska, in un incontro con la delegazione civile prima dei massacri di Srebrenica. (tratto dal documentario “A cry from the grave”) Potrebbe interessarti anche:21 aprile 2011Taccuino nero: pag. 3Slobodan, Slobodan, portaci…

Taccuino nero: pag. 4

“Negli ultimi giorni i combattimenti sono arrivati alle porte dell’ospedale. L’ospedale, i suoi pazienti e i medici che li curano sono diventati un bersaglio della guerra.” Non è la Jugoslavia del 1991, ma la Libia di oggi. Potrebbe interessarti anche:21 aprile 2011Taccuino nero: pag. 3Slobodan, Slobodan, portaci l’insalata…

Taccuino nero: pag. 3

Slobodan, Slobodan, portaci l’insalata ché ci sarà carne, ci sarà carne: oggi macelleremo i croati! ( Slobodane, Slobodane, šalji nam salate, biće mesa, biće mesa, klaćemo Hrvate! ) Così cantavano i paramilitari serbi a passeggio per le strade di Vukovar, tra cadaveri e macerie. Da Croatia: a Nation Forged in War, di Marcus Tanner, inviato…

Taccuino Nero: pag. 2

“Alcune persone mi paragonano ad Anna Frank, e ciò mi sgomenta. Ho paura di fare la sua stessa fine.” Dal “Diario di Zlata” di Zlata Filipović, 13 anni. Lunedì 2 Agosto 1993, Sarajevo. Potrebbe interessarti anche:1 aprile 2011Taccuino Nero: pag. 1«I borghi della Slavonia vengono trasformati in devastate città fantasma….

Taccuino Nero: pag. 1

«I borghi della Slavonia vengono trasformati in devastate città fantasma… e le strade di villaggio diventano sentieri di guerra… il pericolo viene da macchie e foreste, peggio, da coloro, fino a ieri vicini, che si son trasformati in nemici mortali.» Egon Scotland, giornalista del Süddeutschen Zeitung, tra le prime vittime straniere…