Distanze sterminate (in margine a -Bionda, naturalmente-)

Non erano ancora le otto, e nel bar di legno la macchina per fare i caffè era già pronta, in pressione, tanto che Sergio aspettava solo che lo raggiungesse il bagnino dello stabilimento balneare ancora indaffarato sulla spiaggia a sistemare le ultime cose, prima di metterci sotto le solite tazzine di ogni mattina. Era bello a quell’ora osservare…

Colloquio di lavoro

Figuriamoci se ci sono andato per cercare del lavoro. E’ la curiosità che mi ci ha spinto e nient’altro. Un amico, anzi a dire la verità un conoscente che incontro a volte nel caffè vicino a dove abito, mentre con alcune persone stava parlando addirittura di altre cose, aveva detto l’indirizzo a voce alta per non ricordo più quale motivo…

Nato nella terra dei padroni

Il ragazzo aveva osservato a lungo quel lento tramonto del sole filtrato leggermente da sottili cortine di nuvole bianche e neutrali, che nell’occasione si erano accese di innumerevoli sfumature di colore, dal rosa al purpureo, via via che la luce andava giocando con loro, scurendo e variando ad ogni minuto qualsiasi tonalità, senza una sosta. Seduto…

Scena n. 5. Una donna a metà

Un unico faro illuminava tutto lo spazio tagliandolo in diagonale. Pur vuoto il palco, completamente disadorno ma con quella luce così penetrante, appariva un luogo denso di suggestioni, dove si erano come concentrati tanti piccoli frammenti di vicende, pronte a scatenarsi, come se tutto, da lì a poco, su quel pavimento di legno, avesse potuto accadere…

Una sera colma di pianto

La donna era uscita di casa dopo aver saggiato a lungo il comportamento migliore da tenere. Ormai era stufa di quei sotterfugi a cui doveva dar seguito e anche di quegli appuntamenti giocati sul filo di pochi momenti, la sua vita aveva bisogno di altro, se ci pensava non capiva neppure come fosse finita in quella relazione adulterina con lui, lui che…

Semplici procedure di ogni giorno

Il suo ufficio era al quarto piano di quel palazzo, mancava soltanto mezz’ora alla fine dell’orario di lavoro e lui non riusciva a pensare nient’altro che ai gesti che avrebbe compiuto appena scaduto quel tempo: spegnere il computer, chiudere a chiave il primo cassetto della scrivania, prendere la sua giacca appesa in un angolo e uscire nel…

Una traccia da seguire per forza

Sto qua, seduto, e non c’è nessuno che mi chieda di fare qualcosa, di pensare, di muovermi o di raggiungere un luogo diverso da questo. Perciò resto qua, seduto, e osservo con attenzione le venature del legno sul piano del tavolo. Mi sono sempre perso con facilità in cose del genere, in piccoli dettagli senza apparente significato, ho sempre fatto…

A difesa del genere umano

Il numeroso gruppo degli uomini di forza si era radunato in mezzo allo spiazzo, mentre gli altri, gli anziani, le donne, i bambini di tutto il villaggio si erano posizionati ad una certa distanza. La giornata era grigia, le nuvole giocavano a rincorrersi spinte da un vento freddo e continuo, quasi fastidioso. Le enormi corde intrecciate in modo approssimativo…

Una decisione per tutte

La sera vado sempre a letto stanco, dormo sodo, mi riposo, non penso a nient’altro. Poi uno dei miei amici, giù al circolino, dice che lui al contrario non ce la fa, non riesce a dormire. Pare impossibile, faccio, sembra qualcosa che non funziona a dovere. Si tratta di preoccupazioni, fa lui, problemi per il mio futuro, quello della mia famiglia…

Scena n. 4. Tempo esaurito.

Le assi di legno del palco avevano scricchiolato quando il signor Calzano era entrato dentro alla scena. Sotto alle luci dei riflettori c’erano le sedie e i tavolini di un bar, sul fondale era stato disegnato il bancone. Mi porterebbe per favore un caffè e mezzo bicchiere di acqua gassata?, disse il signor Calzano al cameriere nello stesso preciso…